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Sospensione Rate Finanziamenti

Sospensione rate finanziamenti: guida completa per le imprese
 

Le imprese in temporanea difficoltà finanziaria possono chiedere alle banche l’applicazione di misure che possano favorire il rimborso della propria esposizione tra le quali, in particolare, la sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti. Grazie al Tavolo CIRI, che coinvolge diverse associazioni di categoria, sono state definite linee guida per favorire il dialogo tra banche e imprese.

Le imprese possono richiedere la sospensione delle rate (intera o solo quota capitale) per un periodo limitato, ma l’accettazione dipende dalla valutazione creditizia della banca. L'analisi tiene conto della transitorietà delle difficoltà finanziarie, della durata della sospensione e delle normative di vigilanza bancaria europea.
La sospensione può avere impatti sulla classificazione del rischio dell’impresa, con l’attribuzione dello status “forborne”, che indica una facilitazione nel rimborso. Tale status viene rimosso solo dopo due anni di pagamenti regolari. Inoltre, la banca deve valutare l’eventuale allungamento delle garanzie a copertura del finanziamento, sia pubbliche (Fondo PMI, ISMEA, SACE) sia private.

Esistono diverse possibilità di estensione delle garanzie, a seconda della loro natura e delle specifiche normative, comprese quelle straordinarie legate alla crisi Covid-19 o all’emergenza ucraina. Le condizioni variano a seconda dell’ente garante (Fondo PMI, ISMEA, SACE).
Per ridurre i rischi per le imprese, è consigliato sospendere solo la quota capitale della rata e continuare a pagare gli interessi. Infine, è essenziale che le aziende comunichino costantemente con la banca per monitorare la loro situazione finanziaria e pianificare il rientro regolare del debito.

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