Granaio italia

Cia Agricoltori Italiani ribadisce il suo netto rifiuto verso il rinvio del Registro telematico delle giacenze di cereali, uno strumento fondamentale per garantire trasparenza sul mercato e tutelare le produzioni cerealicole italiane. L'organizzazione critica duramente gli emendamenti che propongono il rinvio al 2026, considerandoli un grave errore che rischia di penalizzare l’intero comparto agricolo.
A fronte della promessa di tutela del Made in Italy e della sovranità alimentare, Cia denuncia il crollo del valore del grano duro italiano, sceso a 332 euro per tonnellata, a fronte di costi di produzione superiori ai 1300 euro per ettaro. La mancata risoluzione dei problemi informatici legati al registro rappresenterebbe una battuta d'arresto imperdonabile per l'agricoltura nazionale.

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